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Mario Natangelo al Wired Next Fest 2024 di Milano: “Le cose brutte sono le migliori su cui scherzare”

Il suo nuovo libro a fumetti Cenere è un'opera autobiografica nata per elaborare il lutto della madre. Con la sua solita ironia tagliente, il vignettista ha raccontato al festival milanese il processo creativo e l'importanza di saper ridere anche delle tragedie

Dal palco della Wired Next Fest 2024, Mario Natangelo, vignettista del Fatto Quotidiano, ha presentato il suo ultimo libro a fumetti Cenere, un'opera profondamente personale nata dal lutto per la perdita della madre. Con la sua consueta ironia tagliente, Natangelo ha raccontato il processo creativo dietro questa raccolta di tavole autobiografiche. "Le cose brutte sono le migliori su cui scherzare. Ho fatto 15 anni di esercizio facendo ironia su cose brutte, dal terremoto di Amatrice in poi. E le persone mi chiedevano, se fosse morto un tuo familiare tu ce l'avresti fatta una vignetta?", ha detto Natangelo. "Un anno e qualche mese fa è successo davvero e mi sono accorto che la satira è semplicemente il mio modo di raccontare la realtà. Una specie di lente caricaturizzante sotto cui passano tutti: da mio padre con il suo dolore, a me e mia sorella, fino al fatto stesso che mia madre fosse morta".

"Da qualche tempo ho deciso di intraprendere progetti più lunghi, come i diari di viaggio, per raccontare le mie esperienze quotidiane. Così ho narrato la Transmongolica, il viaggio in treno da Mosca a Tokyo, poi Capo Nord e anche la Patagonia. Ho sviluppato così questa forma di narrazione documentaristica che alla fine mi è stata utile per descrivere un viaggio diverso: un viaggio dentro di me", spiega l'autore. "Cenere", inizialmente concepito come una serie di vignette online, è stato poi ampliato e trasformato in un libro. “Le prime trenta pagine le ho pubblicate subito, erano molto grezze e abbozzate. Sei mesi dopo, quando ho iniziato a lavorare al formato libro ho potuto includere molte più storie e trovare le parole migliori. Cenere, in fondo, è una grande seduta terapeutica”. Nonostante il libro, Natangelo non si considera un fumettista, perchè il suo stile di lavoro è rapido e incalzante, orientato a confrontarsi con la realtà quotidiana. Questo approccio è evidente in tutte le sue attività, incluso "Cenere". "In realtà, è un libro che continua a scriversi ogni giorno". L'autore, infatti, continua ancora a disegnare tavole con episodi tratti dal tour di presentazione del libro, incontrando persone e ascoltando le loro storie, che lo arricchiscono e lo fanno sentire meno solo nel suo lutto.

Durante l'evento, Natangelo ha anche riflettuto sulla sua carriera di vignettista satirico. Ha ricordato la vignetta che gli è costata la collaborazione con il settimanale d'ispirazione cattolica Tempi, in cui prendeva in giro la religione, e quella in cui faceva satira sul ministro dell'agricoltura Lollobrigida, ripubblicata dalla presidente del Consiglio, e che ha scatenato “un grande putiferio sul web. Tuttavia, il personaggio più amato dal pubblico rimane Berlusconi, spiega il vignettista. "Era il nostro jolly: a volte era pure troppo facile. Bastava solo ripetere quello che aveva detto e faceva ridere. Berlusconi è morto un anno fa, ma io continuo a disegnarlo".