il nostro podcast

Gli insetti saranno il cibo del futuro?

Ce lo chiediamo a Grande Giove. L'undicesimo episodio del podcast di Wired affronta l'evoluzione della nostra dieta con Small Giants, startup italiana pioniera degli snack e degli alimenti a base di insetti

Nelle scorse puntate dello speciale Wired15 di Grande Giove, abbiamo esplorato diverse innovazioni che hanno trasformato il mondo, analizzando passato, presente e futuro. Tuttavia, uno dei grandi trend attuali di cui non ci eravamo ancora occupati riguarda un aspetto particolarmente sentito in Italia, data la nostra proverbiale vocazione culinaria e alimentare: il futuro del cibo che mangiamo. Per rispondere a questo quesito, abbiamo invitato Francesco Majno di Small Giants, una startup italiana pioniera degli snack e degli alimenti a base di insetti. Fondata nel 2020 nel Regno Unito da Imparato e Francesco Majno, l'azienda è tornata in Italia da circa un anno, provando a inserirsi in un mercato che sembra ancora diffidente riguardo alle novità culinarie.

Infatti, mentre in alcune parti del mondo il consumo di insetti è una tradizione consolidata, in Occidente l'idea di nutrirsi di questi piccoli invertebrati potrebbe sembrare bizzarra. Eppure, le start-up pioneristiche come Small Giants stanno gettando le basi per una rivoluzione alimentare sostenibile incentrata sugli insetti. "Abbiamo davvero bisogno di diversificare il più possibile la nostra dieta per non essere troppo impattanti sulla biodiversità attraverso le colture intensive ed estensive", afferma Imparato. "Gli insetti vengono chiamati 'super cibo' perché hanno un valore nutrizionale incredibile e un bassissimo impatto ambientale". Tra gli insetti comunemente utilizzati da Small Giants ci sono il grillo domestico (Acheta domesticus) e diverse specie di larve della farina. "Il grillo domestico trasformato in farina può arrivare fino all'80% di contenuto proteico di alta qualità, con tutti gli amminoacidi essenziali, vitamine, minerali e acidi grassi polinsaturi dei gruppi Omega-3 e Omega-6", spiega Imparato.

Nonostante le perplessità iniziali, il consumo di insetti è assolutamente sicuro. "Consumiamo inconsapevolmente mezzo chilo di insetti ogni anno attraverso cibi come la farina di grano e le passate di pomodoro – dice Imparato –. Inoltre, 2 miliardi di persone nel mondo li mangiano da sempre". Un vantaggio chiave degli insetti è la loro sostenibilità rispetto ai prodotti di origine animale tradizionali. "Per produrre un chilogrammo di carne bovina servono 15.000 litri di acqua e 200 metri quadrati di terra, mentre per un chilogrammo di grilli bastano 10 litri d'acqua e 15 metri quadrati", afferma Imparato. "Questo minor impatto è dovuto al fatto che gli insetti richiedono meno risorse per l'allevamento e la produzione".

Se è vero che una dieta principalmente vegetale è più auspicabile per la salvaguardia dell'ambiente, Imparato sottolinea anche l'importanza di integrare la nostra alimentazione con fonti proteiche sostenibili come gli insetti. “Tanto più riusciamo a diversificare, tanto più saremo resilienti di fronte a futuri problemi legati al cibo”. Per chi è ancora scettico sul sapore degli insetti, Imparato offre alcuni esempi invitanti: "La farina di grillo in un cracker al 15% non cambia drasticamente il sapore. Ma se parliamo di grilli interi, hanno un'incredibile varietà di gusti. Un grillo secco ha note di frutta secca come nocciole e pinoli, mentre uno fresco e saltato in padella offre un'esperienza unica di sapori difficili da descrivere".

Gli insetti stanno anche attirando l'attenzione di chef rinomati. “Carlo Cracco ha cucinato utilizzando insetti ed è comparso su una vecchia copertina di Wired Italia, ricoperto di cavallette. Anche lo chef René Redzepi del Noma a Copenaghen è noto per l'uso di insetti nei suoi menu pluripremiati”. Imparato immagina un futuro in cui la tavola sostenibile sarà principalmente a base vegetale con un'ampia varietà di legumi, cereali e ortaggi, possibilmente locali ”ma ci sarà anche una progressiva integrazione di altri cibi con enormi vantaggi, come gli insetti e le alghe. Il consumo di carne tradizionale sarà molto più limitato, forse un'eccezione come ai vecchi tempi. Potremmo anche vedere formaggi a base vegetale, un mondo di sapori nuovi da esplorare".

Ai microfoni Daniele Ciciarello e Matteo Imperiale, con il coordinamento editoriale di Luca Zorloni, l'assistenza editoriale di Maddalena Sara e il supporto operativo e logistico di Elena Lotto.