Campi Flegrei, cosa sappiamo dello sciame sismico

Nella zona sono stati registrate 150 scosse, con il terremoto più intenso degli ultimi 40 anni
Campi Flegrei cosa sappiamo dello sciame sismico
Salvatore Laporta/KONTROLAB/Getty Images

Nell'area dei Campi Flegrei la terra continua a tremare. A una prima scossa di magnitudo 3.5, registrata alle 19:51 di ieri (20 maggio), sono stati registrati fino alle ore 00.31 ben 150 terremoti. La scossa più intensa, come ha riferito l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha avuto epicentro all'interno della Solfatara, ad una profondità di 2.6 km ed è stata di magnitudo 4.4, diventando così la più forte degli ultimi 40 anni.

L'ultimo sciame sismico

Nella giornata di oggi, 21 maggio, le strutture dell'Ingv sono impegnate nell'effettuare misure e campionamenti in alcuni siti della caldera. “L'evento sismico di Md 4.4 è stato il più energetico tra quelli registrati dall'inizio dell’attuale crisi bradisismica iniziata nel 2005”, raccontano gli esperti. Durante la crisi bradisismica del 1982-84 il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm al mese, e si superarono anche 1300 eventi sismici al mese. Nell’ultimo mese, invece, sono stati registrati circa 450 eventi e ad oggi non si registra alcun aumento della velocità di sollevamento, che rimane quindi di 2 cm/mese. Non si registrano, inoltre, “variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all’andamento precedente”, precisa l'Ingv.

I Campi Flegrei

L'area dei Campi Flegrei, ricordiamo brevemente, consiste in una depressione larga circa 14 km, con diversi centri vulcanici posti in una caldera. Sebbene l'ultima eruzione risalga al 1538 e non ci sia oggi attività eruttiva, il super-vulcano è irrequieto da oltre 70 anni, come mostrato da fumarole, sorgenti termali e terremoti. Questi ultimi sono riconducibili al fenomeno del bradisismo, ossia il lento sollevamento o abbassamento del suolo, accompagnato appunto dall'attività sismica. Dal 2005 a oggi, come riferisce l'Ingv, questo fenomeno si è intensificato ed è in atto un nuovo sollevamento del suolo.

Le scosse più forti

Solamente lo scorso settembre, la zona dei Campi Flegrei era stata interessata da uno sciame sismico costituito da circa 64 eventi. Tra questi, come vi abbiamo raccontato, una scossa aveva raggiunto magnitudo 4.2, diventando così la più forte degli ultimi 40 anni. In particolare, gli epicentri erano stati localizzati nella zona dell'Accademia-Solfatara (Pozzuoli) e nel Golfo di Pozzuoli, mentre il terremoto di magnitudo maggiore era avvenuto ad una profondità di 2,7 chilometri nell’area compresa tra Bagnoli e Pozzuoli. Rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, si legge dall'Ingv, i parametri geochimici dello sciame sismico in corso non mostrano variazioni significative. “La sismicità non è un fenomeno prevedibile, pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso”, concludono gli esperti.